lunedì 27 febbraio 2012

Scelta della scuola

Oggi ho iscritto Samuele alla scuola elementare, o meglio, l'ho iscritto per la seconda volta. Eh si, perchè che tutto vada bene al primo colpo è veramente un'utopia!
Sono mooolto arrabbiata! In Italia non esiste la libertà di scelta! So che è un tema scottante e che tanta gente non la penserà come me, ma trovo veramente spaventoso che come genitore non posso esercitare il mio diritto (dovere?) di scelta nell'educare mio figlio! E' lo stato che decide tutto per me.
Avrei voluto iscrivere mio figlio in una scuola privata per scegliere un indirizzo educativo. Non voglio mettermi a discutere sulla validità della scuola pubblica vs quella privata o viceversa, ma sulla mia possibilità di educare mio figlio. La scuola educa e forgia in parte le menti dei nostri figli e io avrei voluto potere scegliere quello che ritenevo più giusto per il mio. Inutile dire che non è stato possibile per un motivo biecamente economico. La scuola privata rimane per i ricchi!
Allora a malincuore io e Marco abbiamo soppesato le alternative pubbliche in zona e siamo arrivati a fatica a scegliere una scuola, seppure con mille dubbi. Ebbene, hanno rifiutato la nostra iscrizione perchè non siamo del bacino di utenza e hanno troppe domande. Così ancora una volta si chiude in faccia nostra l'illusione di potere scegliere quello che riteniamo meglio per i nostri bambini.
A questo punto abbiamo dovuto soppesare le alternative precedentemente scartate e scegliere (scegliere?) quella che ci sembrava la meno peggio. Presentatami allo sportello mi sono sentita dire che era meglio scegliessi l'altra sede dello stesso complesso scolastico perchè con meno iscritti. Ovviamente ho rifiutato!
Insomma chi ha scelto dove mandare a scuola i miei bambini? Io, personalmente, mi sento usurpata di questo diritto!

mercoledì 8 febbraio 2012

I Parolin cercano casa-1

I Parolin cercano casa. E questo credo sarà il primo di una serie di futuri post, perchè la ricerca si fa lunga e soprattutto non semplice.

Ormai è qualche mese che, a fasi alterne, cerchiamo. Una telefonata come quella di ieri non mi era però mai capitata...
Più o meno si è svolta così:
I: "Buongiorno, telefono per un appartamento in via Imbonati"
V: "Si, è in via Imbonati n°9. Se ne occupa il mio collega...Però le dico subito che è uno stabile con un'alta percentuale di immigrati...Insomma l'ambiente non è dei migliori"
I: "Ah, ok."
V: "Ma la compra per andarci a vivere? Lei vuole andarci a vivere?"
I: "Beh si..."
V: "Guardi io glielo sconsiglio vivamente, fossi in lei non lo farei"
I: "Ah!"
V: "Però le passo il mio collega"
I: "No, aspetti un attimo, perchè mi dice queste cose?Un venditore di solito cerca di vendere"
V: "Perchè ho sentito la sua voce"
I: "Scusi, ma che cos'ha la mia voce?"
V: "No niente, le passo il mio collega...Ma lei conosce la zona, sa dov'è via Imbonati?"
I: "Sì, conosco via Imbonati..."
V: "Va beh, contenta lei...Ma lei conosce via Imbonati n°9? Sa cosa c'è in via Imbonati n°9?"
I: "No..."
Poi mi ha passato il suo collega, che non mi ha detto nulla di che e io ho tergiversato promettendo che ne avrei parlato con il marito...E così ho fatto. Appena ho potuto ho chiamato Marco che, mentre gli raccontavo la strana telefonata, grazie ai potenti mezzi tecnologici ha trovato la risposta alle mie domande.

Vi riporto un articolo del Corriere della Sera, trovato attraverso google:
"In sofferenza anche il 9: debiti nelle spese condominiali, uno dei tre cortili trasformato in discarica, una signora italiana che dinanzi casa, al piano terra, ha posizionato una barriera, un «muro» divisorio, e un altro italiano, il siciliano signor L.R., che esemplifica: «Lì ci sono i bidoni della spazzatura. Eppure loro buttano la roba per terra».

Sotto l’appartamento di L.R., in un monolocale, c’è una famiglia cingalese, «sono in cinque, marito, moglie e tre figli. Come fanno a starci?». Tra gli italiani rimasti (qualcuno resiste, altri si adattano), tanti ce l’hanno con gli italiani andati via: «Fregandosene degli altri, hanno riempito le loro abitazioni di immigrati, ammassandoli e chiedendo affitti esagerati». A volte, si scrivono lettere alle istituzioni: «Aiutateci». Vi lasciamo il dubbio su tempi e contenuti delle risposte; ci arrivate benissimo da soli.

Abdelhamid è un cingalese. Abita, con connazionali, in due stanze con un terrazzino pieno di vasetti di piantine, stecchite, di rosmarino. Abdelhamid e soci vendono in corso Como le rose prese alle sei del mattino all’Ortomercato. (Perfetto, conosco già un vicino! ndr) Molto cortesi e disponibili, ci accolgono in casa e dal terrazzino illustrano la geografia del palazzo di fronte, finestra per finestra. Un brasiliano, egiziani, marocchini, un africano, peruviani, filippini...

Al 9 c’è una prostituta cinese agghindata come una bambolina, sta salendo le scale con un marocchino ingrugnito. Sempre al 9, raccontano più voci, ci sono dormitori con clandestini e si spaccia. La polizia viene, fa retate."

Beh, credo che non sia la casa che fa per noi...

domenica 5 febbraio 2012

Neve a Milano

Come tutti saprete ha nevicato...a Milano!


Succede tutti gli anni, spesso anche due volte nello stesso anno, ma ogni vola sembra una nuova magia....nel bene e nel male!
A me la neve piace, e ai miei bimbi ancor di più!!! Ma per tanti non è altro he un impiccio che rallenta la normale, e ormai naturale, frenesia milanese. Che tristezza se vista così :-(
Invece la neve ha qualcosa di veramente magico: tutto sembra più bello con la neve, quasi incantato, fatato. Perchè come mi ha detto una cara amica: "la neve copre tutta la sporcizia".

Noi abbiamo sfidato i marciapiedi ghiacciati e la paura del freddo e siamo andati al parco Sempione, per meglio godercela! Che spettacolo!!! Dopo avere lasciato Samuele ad atletica io ed un'amica abbiamo fatto un giro per il parco: ci hanno accolte prati innevati e alberi imbiancati. Tanta bellezza è in grado di aprire il cuore anche in una città come Milano!


Ci siamo addetrate in questo mondo ovattato inseguendo gli ultimi raggi del sole e la luce dorata del tramonto e ci siamo imbattute in dei particolari abitanti che sedevano pigramante sulle panchine, come a volersi godere ogni istante di quella particolare giornata.



Ripresi i bimbi e tornata a casa mi aspettava un'impresa molto più titanica: fare il bagno ai tre monelli!


e così, stanca ma contenta ho terminato anche la giornata di giovedì 2 febbraio!!!