domenica 22 dicembre 2013

Giornate prenatalizie

Che le giornate prenatalizie siano impegnative lo sappiamo tutti. Talvolta però battono qualunque tipo di percorso di guerra e l'unico allenamento che ti permette di reggere è....l'essere mamma!
Come giovedì scorso...
La mattina vado al lavoro. Ovviamente il pasto salta per recuperare tempo visto che quella è solo la prima (e più tranquilla) parte della giornata!
Poi esco (di corsa, non so se è superfluo specificarlo) per andare alla festa di Natale del primogenito. In attesa che inizi guardo morbosamente l'orologio perchè il tempo è tiranno e a seguire c'è la festa del terzo e quartogenito (almeno queste accorpate!). Inizia la recita, applausi finali, saluti rapidi e...via verso la materna! E qui nuova (nuova? in realtà già vista il giorno precedente recitata dal secondogenito) festa di Natale. Oh, ben 5 minuti di sano riposo in piedi, stretta tra una morsa di genitori che seguono con bramosia ogni respiro esalato dal proprio pargolo di bianco vestito. E io come loro!
Poi scatto con passo fulmineo da elefante appesantito verso la parrucchiera per domare la chioma del quartogenito: ormai mi confondevo tra lui e il peluche del leone dell'esselunga (Alex). Qui si che finalmente mi riposo per 10 minuti intanto che R. sforbicia intorno alla testa di Zaccaria.
Dopodochè riconsegno il figlio tosato al padre, inforco la macchina e mi avvio verso il centro commerciale per terminare i regali di Natale. La velocità del mio automezzo è stata notevolmente ostacolata dal traffico dell'ora di punta unita all'immancabile incidente! Beh, non mi scoraggio e proseguo verso la meta!
Arrivo ad un'ora imprecisata al centro commerciale e mi dirigo là, dove so che devo comprare ma...lì prendono solo contanti (sarà mai possibile??? Non siamo nell'epoca del denaro elettronico?). Ormai so che c'è una telecamera appostata che mi riprende, perciò sorrido e barcollando vado in cerca di una postazione bancomat per un prelievo e...ovviamente la funzione prelievo non funziona! Torno indietro, spolvero le ragnatele dal portafoglio e trovo qualche sparuta monetina abbandonata sul fondo con la quale riesco a comprare qualcosa. Ma non tutto! E il tempo stringe! Perciò cerco un regalo alternativo che possa pagare virtualmente. Chi l'ha dura la vince! Festante torno verso l'autovettura abbandonata in un parcheggio labirintico.
Mentre mi dirigo verso casa squilla il cellulare, dall'altra parte della cornetta c'è mia sorella che mi rende edotta sul fatto che la nipotina si è fatta male ad un piede e la vuole portare al ps. Perfetto! In fondo alla fine della giornata manca ancora qualche ora, perchè non impiegarla così? Arrivo a casa, saluto il maritino (che ha un'aria stravolta), bevo un caffè mangiando del salame direttamente dalla busta del supermercato, allatto il quintogenito, riinfilo le scarpe e rotolo verso l'ospedale. Trovo i colleghi della notte che non mancano di sottolineare come sembro professionale in quel momento, recupero la sister con la nipotina, salutiamo tutti insieme i notturni e andiamo a casa.
Varco la soglia di casa che manca ancora qualche minuto alla fine della giornata, quindi mi adagio con pesantezza sul divano e ne approfitto per terminare il regalo di Natale homemade da consegnare tassativamente il giorno successivo.
Scocca la mezzanotte e mi trascino strisciando fino nel letto, dove i sensi mi abbandonano in un lampo.

E comunque...TEST SUPERATO!!! E alla telecamera nascosta faccio una pernacchia!!!
ppprrrrrrrrrrrr

venerdì 13 dicembre 2013

forconi e cena pre-natalizia

Sono giorni in cui tanti, forse troppi si lamentano della crisi attuale. ognuno guarda al suo e cerca di tirare a campare. talvolta sembra una gara a chi sta peggio.
poi capita che vai ad una cena di lavoro (colleghi o amici?) e uno di loro ti vede andare di nascosto verso la cassa per pagare con la carta perchè contante in tasca non ne hai e... in silenzio ti offre la cena. tu lo guardi, esce un grazie dalle labbra e un abbraccio nei tuoi pensieri, e dai tuoi occhi scende una lacrimuccia.

mi illudo che sarà questa la soluzione: tornare a guardarsi in faccia ed aiutarsi nelle difficoltà!
per la cronaca: spesso è più difficile accettare che donare!

giovedì 17 ottobre 2013

E intanto lo stringo forte e mi perdo nei suoi occhi

La Hunziker che torna a lavorare dopo quattro giorni dal parto e...tutti a dire brava, ad applaudire. Ci fu già un caso famoso, la Gelmini. Non so se vi ricordate... "Neppure un giorno a casa" promise sorridendo l'allora ministro Mariastella Gelmini.
Pare che la classe politica, quella dello spettacolo, insomma quella che "fa tendenza", sia tutta impegnata a dire e dimostrare alle (altre) donne che loro sì che amano il proprio lavoro. «Neppure un giorno a casa». Libere di fare come preferiscono. Tuttavia, però, vorremmo solo dire a queste donne, in amicizia, una cosa: vi perdete, in quest’ansia di tornare a 'produrre', qualcosa di molto grande. Vi perdete le vostre ore più belle. È un privilegio ormai, in questi tempi di precariato, potersi concedere di fermarsi per un figlio. È quasi un lusso. Ma a mia figlia, se mai ne avrò una,  quando sarà grande, dirò: prenditi tutto il tempo che puoi, consuma questi giorni in pace. Guardati, abbracciati il tuo bambino. Queste ore non torneranno. Prenditi il tempo di stringertelo addosso: guarda come istintivamente ti si rannicchia fra le braccia, cercando ancora l’eco del battito del tuo cuore. Guardalo, e lasciati riempire di stupore: nove mesi fa non c’era, e ora è un uomo. Non è sbalorditivo? Germinato da un seme invisibile. Perfetto, e sì che tu di lui non avresti saputo fare neanche un capello. Trattieni il fiato: quel tuo figlio fra le braccia, è un mistero. Annusalo: sa di latte, di cucciolo. Ma già fra pochi giorni il suo sguardo si illuminerà incontrando i tuoi occhi. Non lasciarti rubare quello sguardo da nessuno. Niente vale quel suo primo riconoscerti, quel tacito dirti: eri tu, quel buio morbido che mi abbracciava. Guardalo. Guardagli le mani, così incredibilmente piccole; e senti come afferra e stringe forte il tuo dito, come ci si avvinghia. Impara come lo calma la tua voce. Guardalo ancora. A chi somiglia? Ritrovargli negli occhi lo stesso sguardo di tuo padre, o nei capelli i colori di un nonno. I geni che arcanamente si declinano, memori, nel tuo bambino. E lui, lui che – è straordinario – è te, e insieme l’uomo che ami. Piange. Ha fame a tutte le ore. Ti avranno detto: un figlio, che fatica. Ti avranno detto delle notti in bianco. Vero, ma non si parla mai del resto: di cos’è, di quanto è grande stringersi addosso questo piccolo straniero. Se la fa addosso, urla, ha bisogno di tutto. Ma te ne innamorerai pazzamente. Non perdere i primi giorni di un grande amore. Succhia, avido, e poi crolla addormentato. Tientelo stretto ancora un momento. Fermati a scoprire con meraviglia che ogni uomo al mondo è stato, un giorno, come tuo figlio stanotte: un bambino inerme fra le braccia di una mamma, la sua mamma. Se lo capisci, non guardi più agli altri come prima. Sei quasi sottilmente cambiata. È un’altra donna, quella che incroci allo specchio con quel neonato fra le braccia. Come avendo per un istante sperimentato cos’è, la misericordia; che vuol dire, in ebraico, 'amare con viscere materne'. Gusta gli attimi, non avere fretta, contempla ciò che ti è accaduto. Hai avuto un dono. Esserne felice è già il principio di una gratitudine. (E chi è grato, è lieto). Il lavoro è una cosa bellissima, è una cosa importante. Ma non lo è tanto da rinunciare ai primi mesi con tuo figlio. Sono tuoi, ti appartengono. Sono un privilegio – sì, privilegio, anche se oggi non si usa dirlo, anzi, – delle donne: la straordinaria gioia di mettere al mondo, dalla propria carne, noi capaci di nulla, un uomo. Signora ministro, auguri. Se lo goda almeno un po’, il suo bambino. Tutto, di fronte a lui, può attendere. Non si perda l’inizio di un grande amore.

A questo aggiungo il link del Bambino Naturale che oggi ci ricorda che in tutto questo non c'è in gioco solo la mamma, ma un altro essere, il bambino!

martedì 15 ottobre 2013

Ci siamo!

Domani è l'ultimo giorno.  E io c'ho la depressione!
Sembra ieri che dovevo stare a casa,  che mi costava così tanto lasciare il mio lavoro che tanto mi piaceva.  E adesso mi spiace lasciare la casa,  la famiglia,  per farmi nuovamente inghiottire dal lavoro.
I cambiamenti fanno sempre paura!
La cosa che mi fa più paura è farmi inghiottire dal vortice delle cose da fare  dimenticando cosa sia il tempo dedicato a sedersi a giocare.  So che succederà.  Perché so che sono fatta così. 
E come la mettiamo col mercato del martedì?  E il gruppetto del mercoledì?  E il caffè quando capita?  E la merenda?  E l'andare a scuola in bicicletta?  E il taglio e cucito?  E la schiacciata?
Però mi piace l'idea di riprendere in mano i libri, di rimettermi a studiare,  di mettermi alla prova,  di parlare dei pazienti ed ai pazienti,  di indossare il mio pigiama verde.
Amiche mie,  amici miei,  portate pazienza e aiutatemi a fare convivere queste due anime: litigano, si spintonano, a turno l'una prevarica sull'altra,  ma alla fi ne camminano mano nella mano e ciascuna ha bisogno della propria compagna.

venerdì 11 ottobre 2013

Il mio cucciolo cresce

Auguri cucciolo mio! Oggi compi 6 mesi.
Sono pochi a guardarli da fuori, una vita intera per chi c'è dentro. Sei parte della nostra famiglia ed i tuoi fratelli ti adorano. A me sembra che tu sia sempre stato tra noi. Già non ricordo com'era non averti.


Argh! Davidino ha già 6 mesi...ha iniziato le pappe, il nido...e io settimana prossima tornerò a lavorare!
Doppio argh! non è che ne ho una gran voglia!
Lascerò il mio mondo da desperate housewife e mi ributterò a capofitto (speriamo non troppo) nel mondo ospedaliero!
Fatemi ancora compagnia, amici miei, così che non mi faccia troppo fagocitare...solo un pochino, magari.

martedì 8 ottobre 2013

Sabato 12 ottobre

Sabato 12 ottobre ore 17 piazza Cordusio.
Queste le coordinate per partecipare attivamente ad una delle manifestazioni (la prima milanese) che si terranno questo we contro la legge anti-omofobia.


Partecipiamo! Partecipiamo perchè è importante. E' importante perchè da certi "cambiamenti" non si torna più indietro.
Noi ci saremo proprio per questo. Perchè non vogliamo trovarci tra uno o dieci anni a dire "caspita se" "però potevamo"....Possiamo!
Possiamo ora. Magari noi, noi soli non contiamo nulla, ma se tanti "noi soli" si mettono insieme diventano "noi insieme, noi tanti". La Francia ce lo insegna!
Come ho già scritto precedentemente, la storia ci insegna che la libertà fu attaccata già altre volte e ciò non ha mai portato nulla di buono.
Noi andiamo. Io vado. Perchè voglio essere libera di dire a mio figlio che ha una MAMMA e un PAPA' e che questa è la NORMALITA'!
Credo che due ore del nostro tempo siano spendibili per qualcosa che è così importante. Magari non tutti sentono, al momento, il vero pericolo che si cela dietro questa legge, ma ciò non vuole dire che il pericolo non ci sia. C'è!

Per chi non è di Milano ci sono altre città in cui è possibile partecipare.

Stiamo zitti ma...in piedi...VEGLIAMO!

venerdì 27 settembre 2013

Che futuro abbiamo davanti?

Non so come siamo arrivati a questo punto, ma quello che vedo accadere intorno a me mi fa paura! Temo, non per me ma per i miei figli, costretti a crescere in un mondo che non è nemmeno più capace di dire quale sia la realtà. E quando dico che ho paura, intendo proprio dire che mi viene la pelle d'oca, mi tremano le gambe e ho un tuffo al cuore pensando a come potrà essere il futuro.
L'abbiamo già visto accadere nel corso della storia. ..ha avuto tanti nomi, ma il risultato è sempre stato lo stesso: DITTATURA.
Siamo di fronte alla dittatura di un'ideologia.
Quest'estate siamo andati al meeting di Rimini; tra le varie mostre una mi ha colpito per la sua attualità: La luce splende nelle tenebre. La testimonianza della Chiesa ortodosso russa negli anni delle persecuzione sovietica. In una parte raccontava proprio di come la dittatura "illuminata" per "convincere" tutti della sua buona causa sovvertisse la realtà e la usasse e piegasse a proprio piacimento. Un esempio? Edifici simbolo di culto venivano sconsacrati e usati come simboli della nuova ideologia; a parole che avevano un significato gliene veniva attribuito un altro...
Ma non è proprio quello che sta accadendo ora? Si!
Con l'aggravante che si vuole persino negare quella che è la natura in nome di un pensiero libero, che di libero non ha proprio niente.
Quindi non si può dire che "matrimonio" ha un certo significato; non si può dire che "famiglia" indica qualcosa di ben preciso; non si può nemmeno dire che un bambino deve avere una mamma ed un papà. Pena? Beh, per ora te la cavi con l'etichetta di omofobo, oscurantista, retrogrado e quant'altro, il tutto condito e accompagnato dai più svariati aggettivi. Tra un po, poi, ci penserà la legge a punirti!
Scusate, ma a me tutto questo ricorda la nascita dei gulag! Ricorda la nascita di tutti quei regimi totalitari che nascono dall'imposizione, anche violenta, di un'ideologia.

mercoledì 25 settembre 2013

Che tipi!

Non posso non condividere con voi.
Per me sono troppo f...i!!!!!!!!!!!!!

I miei zii usano la ragione

Ieri sono andata a trovare i miei zii, cioè non sono proprio i miei zii, però è come se fossero i miei zii, perché un po' sono anche miei zii... Sono vecchi, i miei zii che non sono proprio miei zii, ma non proprio vecchi, cioè sì sono vecchi, ma non vecchi da non capire, sono anziani, tutte e due. Sono vecchi e anche un po' malati, anche se vivono ancora da soli, perché sono un po' malati, ma non troppo, sono vecchi e un po' malati, ma non lenti. Sono un po' malati nel fisico e talvolta un poco nello spirito, ma non sono rallentati, hanno il corpo vecchio ma loro cercano di mantenere lo spirito.
I miei zii che non sono proprio i miei zii, che sono anziani e non proprio vecchi, che sono malati ma che ragionano mi hanno detto: OGNI BAMBINO NASCE DA UNA MAMMA ED UN PAPA' E DEVE AVERE UNA MAMMA ED UN PAPA'.

Direi che ragionano i miei zii...molto più di tante persone che sono liberali ma la devi pensare come loro, che rispettano le diversità purché siano le loro...

venerdì 20 settembre 2013

Battaglia culturale.

E' in atto una battaglia culturale gestita da gruppi che, facendo leva sul sentimentalismo, cercano di stravolgere quella che da SEMPRE (e intendo dire da ben prima che l'uomo avesse coscienza del proprio pensiero) è la VERITA'.
Battaglia iniziata anni fa e che oggi sta ormai scagliando enormi bombe sulle nostre teste.
Una rivoluzione che non vuole l'uomo e la donna al centro della società, ma il proprio pensiero. Che in nome di un rispetto vuole fare tacere tutti gli altri.
A casa mia si chiama DITTATURA. Ne hanno parlato personaggi ben più illustri di me: l'hanno chiamata DITTATURA DEL RELATIVISMO.
Sono stati così bravi questi signori che, facendo leva sui sentimenti di ciascuno, dal volere rispetto (giusto e che deve essere garantito) sono passati ad imporre la loro visione distorta della realtà. Di fronte a questo, ovviamente, nemmeno più i termini della nostra lingua sono corretti: mamma? papà? no!!!!! genitore.
Si potrebbe entrare nel dettaglio poi di ciascuno termine, nella sua radice, per scoprire che forse allora nemmeno genitore va bene, perchè genitore è colui che genera...e se io non genero?


La cosa che mi fa più rabbia? I media, i giornalisti e i politici non ne parlano!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
A me viene voglia di gridare che è un'oscenità e invece sui giornali, ai tg, su fb e quant'altro si parla della nave da raddrizzare, dei voti a B. e delle ditina alzate per dichiarare il proprio voto che dovrebbe essere segreto, dell'IMU e dell'IVA. Tutti distratti a dire la loro su temi economici e giuridici ma... poche, pochissime parole spese per discutere di questo tema.

Certo, non credo che questo mio post servirà a qualcosa ma almeno ho detto quello che penso! (e quando mai sto zitta?).
Oggi ne parla Antonio Socci, ne ha lungamente parlato Costanza Miriano. E poi c'è la Manif pour tous che sta cercando di farsi sentire anche in Italia.

Davidino, che ne dici se io sono "gegè"? e quell'essere umano che torna a casa la sera, quello con un po' di barba che ti gratta è "gegè"?

giovedì 19 settembre 2013

Novità

eh eh, adesso mi piacerebbe lasciarvi così, pensando: "novità?"
Ebbene sì: i Parolin hanno la Par-mobile!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


La Par-mobile sarà la nostra compagna di viaggi e avventure per molti anni (speriamo!). E noi ne siamo orgogliosi: ci piace tutto di lei. Quando è arrivata tutti in famiglia l'hanno accolta contenti! E' quasi un nuovo membro di famiglia. Potrei farle da pr elencando tutte le sue qualità!

Ah, è praticamente più grande di casa nostra...stiamo meditando di farci dormire qualcuno ;-)

venerdì 13 settembre 2013

Ma di chi sei figlio?

Sono sempre più sdolcinata (bleah!), ma proprio non mi riesce di non raccontarvi quest'emozione che peraltro tutte le mamme conoscono. Me lo dico già da sola che non ho scoperto l'acqua calda.
Ieri mattina Davide dormiva nella sua culla, ma dovevamo uscire per andare a prendere il fratello. Lo prendo in braccio, delicatamente, cercando di non svegliarlo. Lui si stiracchia, socchiude gli occhi appena appena, mi guarda, mi sorride e richiude sornionamente gli occhi proseguendo a dormire tra le mie braccia.

Ma di chi sei figlio????????? Se lo fate a me minimo minimo ringhio e probabilmente un po' mordo pure!

martedì 10 settembre 2013

Ritornati a Milano...

Si avvisano i lettori che questo è un post per stomaci forti.
E ringraziate che vi avviso perchè a me nessuno avvisa ogni volta che svolto l'angolo. Infatti siamo ritornati a Milano e oltre ad amici e parenti abbiamo ritrovato...il solito olezzo!
Forse siamo stati via troppo tempo e ce ne eravamo dimenticati ma al ritorno a Milano le mie narici sono state invase...dallo smog???? (penserete). Nooooooo! Dall'odore che pervade i marciapiedi e gli angoli: cacca e pipì ovunque!


Allora, o tutti i cani (e forse le persone) sono diventati incontinenti e con problemi di alvo durante quest'estate, oppure i gentili padroni hanno completamente scordato che i marciapiedi non sono toilette a cielo aperto!
Ai figli invece di dire: attento alle macchine, non attraversare senza di me.... Mi tocca dire: guarda dove metti i piedi, caccaaaaa! (e intanto indico un punto del marciapiede che loro devono cercare di evitare!), lontano dal muro che è tutto sporco....

Se vi postassi (ma sarò buona e non lo farò) le foto di tutte le cacche incontrate da casa a scuola penso che potrebbe uscirne un'enciclopedia; e ringraziante che attraverso i web gli odori non si sentono!

Che ne dite, gentili padroni, di ricominciare a raccogliere gli escrementi dei vostri animaletti e utilizzare le apposite aree approntate dal comune per i bisogni?!?!?!?!?!?! Non mi sembra civiltà questa e nemmeno rispetto!

lunedì 26 agosto 2013

Il ritorno dei Dragoni


Samuele l'anno scorso ha giocato a rugby e si è divertito un mondo. Insieme a lui ci siamo divertiti anche noi ed abbiamo conosciuto gente veramente in gamba che ha preso a cuore lo sport, i nostri figli e le loro famiglie (cioè noi). Il nostro incontro con il rugby c'è stato attraverso questa società fondata proprio l'anno scorso. In particolare rigraziamo il presidente Tony per quanto ha fatto per tutti!
Quest'anno anche Isacco vuole giocare!
Per tutti c'è la possibilità di provare gratuitamente e senza impegno questo bellissimo sport il 9 settembre. Noi non ci saremo :-( in quella data, ma saremo puntuali in campo per gli appuntamenti successivi.
Per tutte le info visitate il sito de I dragoni e non abbiate timore a chiedere: sono tutti gentili e premurosi!

Le vacanze continuano...e poi finiscono

Complice la mia maternità, quest'anno le vacanze dei Parolin sono veramente lunghe e...itineranti: mare a luglio, poi montagna con papà-kunta e i nonni, poi Rimini e il meeting...e tra poco di nuovo mare e di nuovo senza papà-kunta. Perchè nonostante per noi sei sembrino infinite, per il settimo membro le desiderate vacanze sono già finite.
Ma allora ci chiediamo: è mai possibile vivere tutto l'anno con il mito delle vacanze? Tutto l'anno a correre avanti e indietro dividendosi tra il lavoro e la famiglia, talvolta pure con i sensi di colpa verso l'uno o verso l'altro, per....per poi sperare finalmente di fermarsi ed andare in ferie. Ferie che nella migliore delle ipotesi durano 3 settimane: 3 settiamane su 52 presenti in un anno!
Possibile che non ci sia un modo diverso di vivere?
La famiglia Parolin ha provato a pensarci un po' e non trova soluzione! Mi sa che la riflessione più che comportare un cambiamento nel nostro lavoro deve portare un cambiamento nel nostro modo di lavorare e stare in famiglia.
Quanti buoni propositi! Peccato che conosco i nostri polli: appena si rientra al lavoro veniamo assorbiti come l'acqua dalla spugna e a stento riusciamo a ritagliarci un po' di tempo in famiglia.
Eppure mi piacerebbe proprio evadere, vivere altrove, dove i tempi si dilatano, dove la dicotomia lavoro-famiglia si possa superare...
Mah, mi sa che ci attenderà invece l'inverno nella nostra casina sognando una nuova evasione.

Ovviamente se avete consigli e proposte sono ben accette! Qualcuno di voi è riuscito veramente a cambiare?

venerdì 26 luglio 2013

Mamma polipo


Spesso mi capita di pensare che ogni volta che nasce un figlio alla mamma dovrebbe spuntare un braccio in più, come per gemmazione. Certo non sarebbe forse granchè estetico, ma certamente comodo (peraltro dopo 5 figli di estetico rimane ben poco comunque ;-) ). Di slito questo pensiero mi viene quando sono sommersa di cose da fare ed ho già impiegato anche i piedi in qualche attività.
Ieri sera invece, dopo avere lungamente chiaccherato con C., sono entrata nella mia tenda ed ho osservato i miei bimbi che dormivano...quei "grandoni" che quando dormono tornano pulcini... e allora ho ripensato alla mia frase e avrei voluto avere più braccia per poterli abbracciare ed accarezzare tutti.
A pensarci bene è proprio per questo che ci servirebbero più mani!

Sono iniziate le vacanze

A casa Parolin quest'anno le vacanze sono iniziate moooolto prima del solito, complice la maternità di mamma-jek.
Dopo 5 giorni bellissimi passati in montagna in mezzo a tanti amici (e questa vacanza meriterebbe un post a se stante...speriamo di scriverlo prima o poi), i Parolin si sono trasferiti al mare.
In campeggio al mare! Dopo un po' di giorni mi è sorta una domanda: il mare fa bene ai bimbi, ma alle mamme?????".
In reltà stiamo bene e queste vacanze si stanno rivelando un'occasione per stare insieme e riscoprire la bellezza dei loro sorrisi. Stiamo facendo amicizie nuove, una su tutte quella con la vero vero family. Perchè le vacanze sono riposo e non ozio. Nel riposo si incontrano persone nuove e ci si lascia stupire dagli incontri, dai fatti. Nell'ozio no, ci si chiude in noi stessi, non si è aperti allo stupore. Mi piacciono queste vacanze "impegnate" perchè riempiono il mio cuore di gioia.


giovedì 11 luglio 2013

le vacanze da "vecchi"

Sto proprio invecchiando e non solo perchè nel frattempo sono entrata in una nuova decina!
In questi giorni si parla di vacantuttoze, i figli di amiche hanno già un tour estivo organizzato che li porta via da milano per tutta l'estate, alternando periodi un po' qua e un po' là.
Noi, come sempre, non abbiamo organizzato quasi nulla (per la prima volta abbiamo prenotato una settimana!). E i nostri figli sono qui con noi.
Vedo foto e sento racconti di posti bellissimi in cui non si può non desiderare di andare. Poi però qualcosa mi ferma... E penso...Penso a cosa desidero per le nostre vacanze... Mi viene in mente la montagna, il Tonale...mi vengono in mente posti conosciuti, luoghi a cui piano piano ci si affeziona e a cui si sente di appartenere, almeno per breve periodo.
Stesso posto non vuole dire noia, ma affezione ed amicizia! Amicizia che i miei figli stanno iniziando a sperimentare in questo giorni di vacanza al mare e nei giorni precedenti trascorsi a Milano. Luogo che diventano serbatoi di incontri e sentimenti. Vederli muovete questi primi piccoli passi in società è stupendo! Questo inizialipiccolididistacchi che li faranno diventate uomini.
Sono orgogliosa di vederli giocare con altri bambini e tra di loro. Capaci di lasciarsi condurre in nuove avventure mettendo tutto il loro desiderio, tutto loro stessi.

Ancora una volta devo ringraziare il Signore per averci donato Davide, perché la grazia di questo giorno di vacanza con loro la devo proprio al suo arrivo, altrimenti avrei dovuto delegare ancora una volta! Il Signore non fa nulla senza ragione!

lunedì 10 giugno 2013

I Parolin cercano casa-4

E' qualche giorno che penso a questo post...da quando mi è venuto in mente lui, il nostro amico S. Perchè mi è venuto in mente non lo so nemmeno io; è arrivato e basta.
L'ho scritto e riscritto questo post, perchè non riesco mai a trovare le parole giuste per...ringraziare. Perchè questo è un post di ringraziamento: un GRAZIE a S. e a tutti coloro che in questi anni (eh si, ormai sono anni che se ne parla) hanno tentato di aiutarci a cercare casa.



Dico tentato perchè loro ci hanno ascoltati e seguiti nei nostri racconti fino al punto di proporci anche delle case...e noi? Beh, noi non abbiamo dato molte soddisfazioni in tal senso. Credo che al di là di qualunque scusa siamo riusciti a trovare, la verità è che non eravamo pronti ad iniziare una nuova avventura, a sradicare le nostre radici.
Dire "casa" vuole dire molto di più! La nostra famiglia si è formata ed è cresciuta in questa "casa", ma in questa casa intendo anche in questo quartiere, in queste scuole, in questa parrocchia....ed è difficile scegliere di lasciare tutto per cambiare. Questo vaso ci va stretto, ma è pur sempre il nostro vaso. Sono passati uragani sul nostro tetto, ma le nostre radici ci hanno tenuti saldamente ancorati al terreno, sebbene oscillando.
Non sappiamo nemmeno noi cosa faremo...intanto rimaniamo nella nostra casina e cerchiamo di fare entrare un po' di sole e di verde anche qui!



Grazie ancora.

lunedì 3 giugno 2013

tempo tempo tempo

ci vuole tempo, più tempo. più tempo per fare tutto e godere di tutto!
Non sapendo ancora dilatare il tempo, mi tocca ogni tanto rimandare qualcosa. E così ci sono un sacco di cose di cui vorrei scrivere in questi giorni e invece...faccio altro!

quando nasce un figlio ti dicono che all'inizio il tempo sarà dedicato a lui perchè lui vorrà ciuciare spesso...vero! quello che non ti dicono è che quando dirada le poppate (tipo ora che ha quasi due mesi) la situazione non cambia. Perchè? Perchè iniziano i primi sorrisi e i primi "ghè", e tu come un' ebete lo guardi e sorridi e fai "ghè" a tua volta. D'altronde quando lui ti guarda così (e chi è mamma capisce cosa intendo dire per "così") e ti sorride e ti fa "ghè", tu come fai a non guardarlo, sorridere e rispondere alla stessa maniera?



E il tempo vola, le cose da fare si accavallano ma io sarò contenta perchè avrò cercato di assaporare ogni istante!

Ora vado a fare un po' di bomboniere per il battesimo, perchè il tempo vola e domenica si avvicina!

mercoledì 22 maggio 2013

Una giornata sopra le aspettative

Era qualche tempo che in casa se ne parlava...e poi è successo veramente: far diventare quello che era solo un incontro virtuale un incontro reale.



Capita talvolta che quando aspetti una cosa da un po' inizi ad immaginartela, ci ricami sopra, e poi quando accade ne rimani deluso. Bhe, NON è quello che è successo a noi! La giornata è stata sopra le aspettative, sapendo stupirci nella sua semplicità. Per tutto questo dobbiamo ringraziare la nostra amica di per il suo invito.
Da quando papà-kunta ed io abbiamo iniziato a costruire questa famiglia, la nostra casa è sempre stata aperta a tutti: compagni di università, amici della fraternità e non solo, amici della parrocchia, nostra nipote... Poi noi ci siamo un poco allargati (di numero) e la casa è diventata sempre più piccina; ciò nonostante appena riusciamo ad organizzarci (in spazi ed impegni) quello ci piace ancora fare è aprire la nostra casa. La nostra casa futura ce la immaginiamo così: grande! Grande per contenere tutti noi e tutti coloro che vorranno passare del tempo con noi! Grande per invitare le nostre famiglie di origine, per gli amici nostri e quelli dei nostri figli: non riesco a guardare una casa senza vedere anche un "andri-vieni" costante dentro le sue stanze!
Cosa c'entra con quello che stavo raccontando? Che questa volta la casa l'hanno aperta gli altri per noi: noi eravamo gli invitati! E senza paura per il nostro numero!
Non ci sono episodi particolari da raccontare e trasmettere il perchè per noi sia stata una giornata così bella è difficile. La cosa che più ci ha colpiti è stata la semplicità dell'incontro, senza fronzoli, ma semplicemente due famiglie insieme. I bimbi hanno giocato come se si conoscessero da sempre (Giona continua a chiedere quando rivedrà le sue "amice" e Samuele propone di andare a vivere vicino a loro). Anche noi adulti abbiamo chiaccherato con semplicità e naturalezza, senza forzature.
Papà-kunta, che normalmente sta bene ovunque ma è discretamente parco nei complimenti, ha passato tutto il viaggio di rientro a parlare di quanto fosse contento (bhe, io in realtà mi sono addormentata che lui ne parlava e quando mi sono svegliata ne parlava ancora...cosa sia successo nel frattempo non lo so!), e ancora me ne parla.
Cosa sia successo non lo so nemmeno io. Sicuramente una naturale simpatia, ma non basta.
L'unica frase che mi viene in mente è il motto delle famiglie numerose: "UNA FAMIGLIA DI FAMIGLIE".
E comunque non a tutto c'è una spiegazione!

giovedì 16 maggio 2013

Caro Davide

caro Davide,



sei arrivato, inaspettatamente. Non "cercato", all'inizio. Ti sei imposto, sei entrato nella nostra famiglia, ti sei buttato nell'arena insieme ai tuoi fratelli.
Sei cresciuto dentro di me giorno dopo giorno. E mentre tu crescevi io facevo i conti con me stessa.
Ho imparato ad amarti rispettando la tua fragilità, donandoti me stessa.
Gesù ti ha mandato da noi perchè sapeva, Lui sapeva, che ti avremmo desiderato ed amato.
Quando sei nato c'è stata un'esplosione di gioia intorno a noi, a te. Tante mani hanno desiderato accarezzarti, baciarti, coccolarti, prendersi cura di te.
Quando sei nato qualche km più lontano, a Roma, è nato un altro bimbo. Non desiderato, non voluto, non amato, abbandonato. Non è stato abbracciato, baciato, accarezzato. E' stato abbandonato ed è morto.
Mi viene voglia di gridare che non è giusto, che noi ci saremmo presi cura anche di lui, avremmo accolto anche lui!
Ma così era scritto. Gesù sapeva che questo era il suo bene, che quel suo piccolo corpicino e le sue poche ore di vita avevano un senso anche se incomprensibile ai nostri occhi, doloroso per i nostri cuori. Tante persone si sono mosse intorno a lui e lo hanno accompagnato al Padre.
Come dice il tuo papà, Davide, c'è un altro angelo nel cielo che veglia su di te e su tutti noi!

mercoledì 1 maggio 2013

Nuovo premio: evviva!

Stasera ho acceso il computer per (finalmente) tornare un po' sul blog e... ho trovato un premio! Evviva!!!



Grazie a http://veramenteveronica.blogspot.it/ per avercelo dato!!! e soprattutto grazie per quello che dici di noi.

Le regole di questo premio:
1)ringraziare il blog che ti ha assegnato il premio, citandolo nel post dedicato al premio stesso;
2)rispondere alle 11 domande proposte dal blog che ti ha premiato;
3)scrivere 11 cose su di te;
4)scegliere e premiare altri 11 blog con meno di 200 followers;
5)formulare 11 domande a cui loro dovranno rispondere;
6)informare i blog vincitori del premio ricevuto.

E adesso diventiamo operativi! Ecco le domande rivolteci:
1) il fiore preferito: il girasole.
2) perchè scrivi: me lo sono chiesta tante volte e ho anche promesso un post su questo...in breve: perchè mi serve per fare ordine nella testa e perchè non mi fa sentire sola! e poi perchè in fondo penso che a qualcuno possa interessare quello che scrivo (chissà poi perchè?!)
3) cosa ami della vita: la vita stessa con tutte le sue emozioni.
4) cosa non rifaresti: fidarmi delle persone sbagliate.
5) un rimpianto: l'Africa. Ma è anche una speranza.
6) la cosa che ti rende felice: la mia famiglia...vedere giocare i bimbi tra loro, cercarsi, proteggersi...
7) un cosa che ti fa arrabbiare: una sola??? il menefreghismo e la cattiveria gratuita.
8) gusto del gelato preferito: pistacchio (buono però!)
9) nome che vorresti avere: boh?! Pur non piacendomi granchè il mio nome è questo.
10) colore preferito: il giallo.
11) libro preferito: non ne ho uno.

11 cose su di me:
1) sono testarda
2) e permalosa.
3) Non mi piace dover chiedere
4) pertanto cerco di cavarmela da sola.
5) La mia mente corre ad una velocità cui il mio corpo non sta dietro.
6) Vorrei avere più coraggio in alcune occasioni.
7) Mi piace stare all'aria aperta.
8) Sono super orgogliosa dei miei figli.
9) Mi butto a capofitto in tutto quello che devo (o mi sembra che devo) fare.
10) Credo nel valore della famiglia "tradizionale".
11) Ho un marito che mi sopporta e mi aiuta ad essere tutto questo.

Scegliere 11 blog...questo è complesso, anche perchè dei blog che seguo alcuni hanno già ricevuto il, premio:
1) http://www.felicidiesseremamme.com/ blog che ho scoperto da poco ma che mi piace molto.
2) http://angolodimestessa.blogspot.it/ blog che seguo da un po' e che mi piace per la schiettezza con cui parla di sè.
3) http://sonotuttimiei.blogspot.it/ a cui mi sento molto vicina e non vedo l'ora di conoscere.
per gli altri..ci sarà da aspettare.

Le 11 domande che pongo loro:
1) la cosa che ti piace più fare con la tua famiglia
2) sei veramente soddisfatta di ciò che hai/fai?
3) un tuo hobby.
4) quale faccenda domestica proprio non ti piace fare?
5) quale invece fai volentieri?
6) dove vorresti vivere?
7) un sogno nel cassetto.
8) 3 caratteristiche della tua casa ideale.
9) cos'è un vero amico?
10) chiudi gli occhi...cosa vedi?
11) perchè scrivi un blog?

E ora vado ad avvisare i vincitori!

lunedì 22 aprile 2013

Con le mani in pasta

Sabato, mentre i nostri politici confabulavano tra loro, anche i Parolin hanno messo le mani in pasta...

11 Aprile 2013, ore 8.58

xy è nato!!!



E ora si chiama Davide...anche se xy cominciava proprio a piacermi!



Inutile sottolineare che per me è (ovviamente) bellissimo! e pertanto vorrei far vedere migliaia di foto sue...
I fratelli l'hanno veramente ben accolto e io...vorrei solo potere avere più tempo per stare un po' da sola con lui, ma d'altronde siamo una tribù!!!



ps: due idioti al 5° figlio!
al primo sguardo, il primo abbraccio, lo stupore di guradare una nuova vita no ci si abitua mai!

mercoledì 10 aprile 2013

Sentimenti

Samuele: -Mamma, oggi è una giornata bellissima: voi vi vedo poco (cominciamo bene!), la tata per niente... però vedo un po' la nonna! e poi vado a cena da "lei"!
Io: -Bene.
S: -La nonna ha detto che la Rosalba (la parrucchiera) mi mette anche il gel!
Io: -Caspita, che bello!.
S: -Mamma, posso mettermi la camicia?

E bravo tesoro!
Per fortuna che "lei" è "solo" un'amica! Quando avrai la fidanzata cosa farai????

martedì 9 aprile 2013

E anche questa è andata!

Ieri Isacco ha compiuto 5 anni!
5 anni fa era così


Auguri piccolo tesoro!
Per festeggiare merenda in casa con amichetti a base di panini al salame e torta al cioccolato. Il tutto condito da giochi, canti, urla e qualche pianto....in fin dei conti 12 bestioline in giro per casa dai 19 mesi ai 7 anni si sono fatte sentire (ma alla fine nemmeno troppo!).
E per finire cena sul divano con la family a base di pop-corn!

E anche questa è andata!
Ora xy può anche nascere!

sabato 30 marzo 2013

moglie-mamma-medico: quale scelta?

moglie-mamma-medico. Ma non fatevi ingannare: non sono in ordine di importanza, ma di tempo di realizzazione.



Questo perchè ognuno dei tre modi di essere è parte integrante della mia persona.
Premetto che i miei pensieri e le mie parole sono ormai soggetti, anzi completamente assoggettati, ai miei ormoni di futura mamma.
Sono moglie, anche se con quasi 5 figli in giro per casa, spesso è l'aspetto di me che più metto in disparte, ma...ci sto lavorando per migliorare. Per ora mi sono comprata un libro "Sposati e sii sottomessa" che mai avrei pensato potesse entrare nella mia casa. (in effetti non l'ho ancora iniziato).
Sono mamma e questo è sicuramente più difficile tralasciarlo, soprattutto quando entri in casa e vieni assalito da 4 belve urlanti e intanto te ne porti una in saccoccia che ti pianta i gentili piedini nel fegato.
Sono medico-specializzando e questo vuole dire che sono una mamma lavoratrice senza peraltro un orario fisso.

E' difficile conciliare tutto e ultimamente mi sono anche chiesta se ne vale la pena. O meglio mi sono chiesta cosa mi sia chiesto...perchè sono convinta che a ciascuno di noi è chiesto qualcosa, ma bisogna sapere ascoltare.
Non è la difficoltà di orari, nè il correre da una parte all'altra che mi fa interrogare. E' qualcosa di più profondo, una domanda esistenziale che mi fa interrogare sul mio (e nostro, inteso in senso famigliare) futuro. La scelta di stare a casa e dedicarsi alla famiglia può arrivare anche solo con un figlio. A me la domanda è arrivata con il 5° solo perchè legata al mio percorso personale, alla mia crescita. Non al numero!
Chi mi conosce forse si stupirà di leggere tutto questo perchè sono sempre stata convinta che l'unica "giusta" scelta fosse quella di lavorare; ho sempre difeso la parità dei sessi; sono sempre stata decisa e indipendente nelle mie scelte; non ho mai concepito lo stare a casa come un valore per la famiglia. Beh, si cambia!!!

Ho riflettutto veramente tanto su questo nell'ultimo periodo. E alla fine sono giunta alla conclusione che, sebbene sia arrivata a riconoscere l'importanza della scelta di dedicarsi alla famiglia come valore per la crescita dei propri figli e della società, sebbene qualunque scelta implica delle rinunce e dei sacrifici, io sono moglie-mamma-medico.
Non rinuncio alla mia professione ed alla mia formazione perchè credo che mi sia chiesto di continuare così. Sono convinta che Gesù voglia questo da me. Sono cioè del parere che in questo momento mi sia chiesto di continuare a fare la mamma-lavoratrice, che questa sia la mia strada e quella della mia famiglia per compiere il mio destino e il Suo volere.
Non a tutti sono chieste le stesse cose!

Non so se mi sono spiegata...perchè il pensiero è lungo, tormentato e complesso. Tra l'altro questo post lo medito da qualche tempo e nella mia testa aveva tutt'altro taglio, ma...così è invece scaturito.

domenica 24 marzo 2013

Ringraziamenti

Ieri sera sono tornata da Bruxelles. Partita martedì mattina e rientrata sabato sera! non ero mai stata via da casa così a lungo da quando sono mamma...e i piccoli mostriciattoli mi sono mancati!
E' stata un'esperienza meravigliosa: partecipare al più importante congresso europeo...un'occasione unica!
Per questo devo ringraziare:
- il mio primario, che ha proposto il mio nome, credendo in me nonostante sia pluri-mamma...e tra poco lo sarò nuovamente;
- tutto lo staff con cui ho avuto la fortuna di lavorare quest'anno, che mi ha accolto come una famiglia e mi ha permesso di lavorare al meglio;
-il capo di specialità, anche lui ha creduto in me;
-il mio ginecologo che a furia di dare retta alle mie idee assurde è rimasto senza capelli;
-last but not least mio marito che ha appoggiato con entusiasmo (o almeno così ha fatto credere) la mia partenza, vedendo in essa un'occasione per la mia crescita professionale.

Grazie!

E ora è il momento di concentrarsi sul futuro arrivo!

lunedì 18 marzo 2013

premio!!!!!!!!

Ho vinto un premio, anzi il premio!



Evviva! Grazie ad Annalisa per averci pensati!!!
Adesso devo raccontarvi 7 cose di me:
1)amo la vita e sono certa che vada difesa sempre!
2)amo quello che faccio: la mia famiglia e il mio lavoro, non potrei assolutamente immaginarmi senza nulla di tutto questo.
3) mi appassiono pressochè a tutto quello che incontro/scontro sulla mia strada e cerco di fare tutto al massimo.
4)sono un'alternativa, più alternativa degli alternativi: in fin dei conti non è mica così comune avere (quasi) 5 figli a 29 anni!
5) pretendo tanto da me stessa (e purtroppo talvolta anche dagli altri) e non riesco ad accontentarmi. E ovviamente il mio carattere ed umore ne risente di conseguenza.
6) ho sempre mille idee e progetti per la testa, ma ne porto a termine meno della metà!
7)vorrei avere una casa grande-grandissima (o almeno più grande della nostra) per potere lasciare la porta sempre aperta ad amici/parenti o a chiunque voglia passare di qui.

Adesso devo dare il premio...è difficile non perchè non ci siano blog che seguo o a cui vorrei darlo , ma perchè la maggior parte di loro l'ha già ricevuto!
Intanto il primo premio lo assegno a http://veramenteveronica.blogspot.it/ . Per gli altri due adesso ci penso...prometto che li assegnerò!!!!

sabato 16 marzo 2013

Fasce, che passione!

Alla fine l'ho fatto: ho comprato una nuova fascia e ne sono orgogliosissima!
L'ho vista, le ho fatto il filo, l'ho comprata in fiera...con anche un pochino di sconto!
Adesso abbiamo (abbiamo perchè anche papà-kunta porta) due fasce e un meitai.
Fascia in lino al 100% perchè è per xy che, nascendo in primavera, andrà incontro all'estate quindi...aveva proprio bisogno di una fascia in lino.

Ho anche conosciuto una mamma che fa maglioni e mantelle per portare....ce n'era una in particolare...bellissima! Ho proprio fatto fatica a trattenermi...chissà magari un regalo per la nascita... hihihi!

Mi sa che prima o poi vi racconterò più nel dettaglio questa nostra passione.
Presa dall'entusiasmo stamane sono andata in giro con Zaccaria in fascia, quella vecchia ovviamente: proprio contenta!
Direi che la maternità sta iniziando alla grande!

E finalmente...è arrivata!

Cosa? la maternità!!!
Dopo lunga attesa oggi è stato il 1° giorno di maternità. In realtà la testa non è ancora completamente scollegata anche perchè martedì partirò per un congresso...a bruxelles! Prima volta via da casa senza marito e figli.
-Argh!- dico io.
-AAARGH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!- dice lui.
Ad onor del vero specifico che il "finalmente" è legato alla mia scelta di volere lavorare fino alla fine dell'8° mese. Le ragioni sono tante...Comunque nell'ultimo periodo (complici probabilmente gli ormoni che cominciano a preparare il mio corpo e la mia mente al parto) è progressivamente nata in me la voglia di stare a casa, il desiderio di dedicarmi alla famiglia e di preparare il nido per il nuovo arrivo.

Perciò ora eccomi qua! (quasi)pronta all'accoglienza del nuovo arrivato.

mercoledì 13 marzo 2013

Che emozione!!!

Che emozione!!! Stavo salendo in macchina per tornare a casa quando ho ricevuto un messaggio da entrambe le nonne "fumata bianca"....che gioia! la Chiesa ha una nuova guida!



La prima cosa è stata chiamare papà-kunta per fargli accendere la televisione (abitualmente spenta) così da fare vedere ai bimbi il nuovo Papa;
la seconda è stata accendere la radio;
la terza precipitarmi verso casa accorgendomi di quanto fosse trafficata milano (ovviamente più traffico del solito...o così mi sembrava);
la quarta pregare e ringraziare Gesù e Maria;
la quinta gioire nel sentire suonare le campane a festa.

Arrivata a casa ho trovato la famiglia riunita, seduta in (semi)silenzio ad aspettare di conoscere il nuovo Papa. E come noi migliaia di persone nel mondo, perchè la Chiesa è questo: un popolo! Che immagine favolosa vedere tutte quelle persone accorse in piazza San Pietro e in via della Conciliazione! Tutti in trepidante attesa di vedere chi sarebbe stata la nostra nuova guida. Un popolo super-partis...un'attesa che lega e non disgrega...perchè non ci sono vincitori e vinti...c'è un popolo capace di gioire insieme e amare fin da subito PAPA FRANCESCO consapevole che questo è il volere dello Spirito!
E nel mio cuore il pensiero torna a Benedetto XVI, ancor più certa che la sua scelta è stata Sua, è stata obbedienza a Lui! per noi!

sabato 9 marzo 2013

Ogni volta un'avventura nuova!

Scrivere questo post mi crea imbarazzo! ma è un po' che lo penso e soprattutto nasce dalla richiesta di una collega di papà-kunta che, silenziosamente, ci segue.
Cara A., io mi impegno nello scriverlo, anche se NON sono un'esperta del settore ma parlo solo per quella che è la mia (nostra) piccola esperienza...se poi vorrai scrivermi (anche privatamente) con domande più dettagliate...


Mi è stato chiesto di creare un angolo di "consigli" per le neomamme... Ma io non ho ricette magiche da dare...i miei pensieri di oggi sono maturati nel corso degli anni, figlio dopo figlio. L'unica cosa che posso fare è, mano mano, raccontare di noi e sperare che da questo traspaia la nostra "esperienza".
Ringrazio ogni giorno Dio per il dono dei miei figi, di tutti loro, nessuno escluso. Lo ringrazio per la loro stessa vita e salute e perchè attraverso loro io stessa cresco, cambio... La mamma che sono oggi non è la stessa che ero ieri, nè tantomeno quella di quando nacque Samuele!


Se penso la mamma che sono stata con Samuele e quella che invece sono con Zaccaria e a come mi immagino sarò con xy...sembra che non c'entrino (quasi) nulla l'una con l'altra...eppure sono sempre io, anzi sono sempre più io ogni passo che compio!
Per quanto mi riguarda ci sono state delle regole che, insieme a papà-kunta,abbiamo concordato e sulle quali non abbiamo voluto transigere (e forse non abbiamo nemmeno avuto l'occasione per farlo) e altre scelte che invece abbiamo modificato nel corso del tempo, ma soprattutto abbiamo modellato su ciascuno dei nostri figli, sui loro bisogni, sul loro temperamento, sulle circostanze sempre diverse, su noi che siamo cambiati.
Difendere il nostro modo di essere genitori non è stato, e non è, facile...ci sono cose su cui vale la pena mettersi in discussione e altre...no! Io e papa-kunta siamo i genitori, non gli altri, sebbene i loro consigli siano mossi dalle migliori intenzioni. Ovviamente i commenti/pareri più difficili da arginare sono quelli dei parenti...
Faccio degli esempi:
-con Samuele e Isacco non mi venne nemmeno mai in mente di navigare nel web in cerca di consigli-incontri tra mamme...durante le ultime settimane di attesa di Giona, invece, si! E ora mi sono messa a leggere e scaricare (sul lettore del marito) libri sull'educazione.
-Non ho mai fatto dormire nel lettone i miei bimbi, ma già dal primo ho (anzi abbiamo, perchè papà-kunta andava anche a farci la spesa al mercato, da solo!) usato la fascia per portarlo in giro, e con enorme soddisfazione.
-Li ho sempre allattati esclusiavamente al seno (anche mentendo alla pediatra) fino al 6° mese, momento in cui ho iniziato lo svezzamento, e mantenuto il mio latte fino al 13° mese (salvo scoperta di nuove gravidanze prima). Ma sono sempre stata rigida sul fatto che a tavola si debba mangiare con le posate e stare seduti a tavola fino alla fine del pasto.
-Durante la gravidanza di Giona abbiamo scoperto e usato (Isacco fu la cavia) i pannolini lavabili...prima solo l'idea mi avrebbe fatto schifo.
-Samuele se si svegliava la notte veniva cullato nella carrozzina, Isacco è stato lasciato piangere più a lungo, Giona non si è mai svegliato la notte piangendo, Zaccaria all'età di tre-quattro mesi ha "voluto" il ciuccio.
-Il primo fu svezzato seguendo le indicazioni del consultorio...con gli altri, piano piano, mi sono avvicinata all'autosvezzamento, senza in realtà leggere libri in merito, ma per esigenze famigliari e soprattutto perchè così mi è venuto di fare semplicemente osservando i miei bimbi.

Insomma, come detto non c'è una ricetta!
Sono fortunata ad avere "più" bimbi perchè così ho scoperto ogni volta qualcosa di nuovo di loro e di me!
E tra poco inizierà una nuova avventura...anzi, è già iniziata!



giovedì 7 marzo 2013

Elezioni politiche: sensazioni post-voto

Per quanto riguarda il post-voto, la cosa più divertente è ascoltare i commenti al bar o peggio ancora leggere i vari pensieri di facebook: l'Italia è abitata da una massa di c....oni che ancora una volta hanno sbagliato a votare. Sì, perchè gli stessi difensori della democrazia fino a ieri, diventano oggi spietati nel sottolineare la loro delusione per vivere in un paese abitato da un esercito di sottosviluppati che hanno EVIDENTEMENTE sbagliato a votare.
La democrazia, la libertà di pensiero e di voto, il rispetto, la tolleranza del "diverso" muoiono, schiacciati dall'evidenza del "io ho capito tutto e gli altri niente" "io si che non mi faccio far su, loro sono dei creduloni".

A differenza dei nostri politici, il popolo è accomunato da un pensiero nel post-voto: la commiserazione che fa guardare alla persona seduta di fianco sull'autobus e sospettare che anche lei, poverina, il 24 febbraio ha probabilmente sbagliato tutto!

mercoledì 6 marzo 2013

Elezioni politiche: riflessioni pre-elettorali

Ovviamente non è mia intenzione fare un'analisi dei risultati delle politiche, ma semplicemente raccontare cosa hanno voluto dire per me, per noi.
Non ci siamo impegnati in campagne elettorali e, onestamente, sono state anche poche le occasioni di confronto/scontro con altre persone (complice il poco tempo dedicato agli incontri extra-domestici). Ciò nonostante anche questa volta mettersi seriamente davanti ad una scelta è stata fonte di crescita personale.
Non è stato facile scegliere per chi votare...finchè non ho realmente riflettuto su cosa mi stia veramente a cuore. Se mi fossi fermata a guardare i volti della politica, le proposte fatte, la condotta dei singoli individui...non ne sarei venuta a capo. E' stato solamente quando sono andata a fondo di me, di quello in cui credo, e mi sono interrogata su quali fossero i valori per me irrinunciabili (così come ci era stato suggerito di fare da parte della Chiesa www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20021124_politica_it.html , che ho trovato la risposta che mi ha permesso di votare, non "il meno peggio" nè "storcendo" il naso", ma semplicemente cercando di difendere con la mia piccola X i valori che per me sono irrinunciabili: la difesa della vita, la famiglia fondata sul matrimonio monogamico tra persone di sesso diverso, la libertà di educazione da parte dei genitori.
Ringrazio per questo Costanza Miriano e il suo blog che mi hanno aiutato a fare chiarezza.

Un po' d'ordine

Gran parte della famiglia Parolin è stata in montagna settimana scorsa (presto foto e racconti!), in un posto dove non avevo il mitico computer e tanto meno una valida connessione ad internet, così nella mia testa si sono accumulati una grande quantità di post che mai sono stati scritti, con il risultato che invece di aiutarmi a mettere ordine tra i pensieri hanno contribuito a creare un continuo caos nella mia mente.
Proviamo a fare ordine:
-Samuele ha compiuto ben 7 anni!
-Mamma-jek con i bimbi Parolin è stata in montagna.
-Le elezioni politiche.
-I miei confusi pensieri sul mio essere mamma-moglie-medico specializzando.
-Una grande quantità di libri che sto annotando e vorrei leggere.
-L'esame di specialità da preparare.
-I propositi di Quaresima da adempiere.
-Varie ed eventuali.

Chissà mai che scrivere mi aiuti veramente a mettere ordine....

Per la cronaca: questa volta in montagna è mancata la compagnia degli zii Panna e Fabio con sommo stupore e quasi smarrimento dei mini-Parolin, che non si capacitavano di come potesse esserci una tale assenza.

venerdì 22 febbraio 2013

Torta di padre pio... o dell'amicizia.

Odio le catene di Sant'Antonio! Le odiavo cartacee e le odio telematiche. Mi sono però fatta coinvolgere in questa...almeno è golosa! Slurp!

Si chiama torta di PADRE PIO, è una torta che si fa un po' alla volta: ci vogliono 10 giorni per farla!
Io mi sono divertita nel farla e devo ringraziare l'amica che mi ha donato l'impasto per questo!
REGOLE:
1. Non usare il frullatore
2. Non mettere MAI il composto in frigorifero

Per la ricetta:
Vi servono una ciotola di vetro/ceramica dove mettere gli ingredienti, un mestolo di legno per girare il tutto, un normale bicchiere di plastica e... 10 giorni prima di gustarla.
1° giorno: versate il contenuto del bicchiere in una ciotola e aggiungete 1 bicchiere di farina ed 1 di zucchero senza mescolare, poi coprite la ciotola (io ho usato uno strofinaccio pulito).
2° giorno: mescolate l'impasto e coprite con carta stagnola.
3° giorno: lasciate riposare l'impasto senza mescolare.
4° giorno: lasciate riposare l'impasto senza mescolare.
5° giorno: aggiungete 1 bicchiere di latte, 1 di farina ed 1 di zucchero senza mescolare, poi coprite nuovamente.
6° giorno: mescolate l'impasto.
7° giorno: lasciate riposare l'impasto senza mescolare.
8° giorno: lasciate riposare l'impasto senza mescolare.
9° giorno: lasciate riposare l'impasto senza mescolare.
10° giorno: togliete 3 bicchieri dell'impasto e donatelo a 3 persone.
Aggiungete all'impasto rimasto : 3 bicchieri di farina, uno di olio di semi, uno di latte, una decina di noci, una mela a pezzettini, un po' di uvetta ammollata (io non l'ho messa), 2 uova, una bustina di lievito per dolci e una di vanillina e un pizzico di sale. Mettete l'impasto in una tortiera imburrata e infarinata e infornate a 180° per 40 minuti.

mercoledì 20 febbraio 2013

Carnevale

Il carnevale è passato e anche noi lo abbiamo festeggiato.
Quest'anno ci siamo travestiti (poco) ma abbiamo mangiato (tanto)



Come spesso accade per le feste non ci bastiamo da soli e quindi abbiamo aperto l'invito e la casa alla zia Panna (lo zio era malato :-(), al nonno Gian, ma soprattutto alla zia Sarah e ad Aida. E come sempre il divertimento non è mancato!




Ovviamente i tortelli li abbiamo fatti in casa e mangiati ancora caldi! Come dimostra la "nostra" ricetta:

lunedì 11 febbraio 2013

Una scelta di libertà e di umiltà

Oggi il nostro Papa Benedetto XVI si è dimesso.
Come tanti mi sono sentita smarrita e mi sono chiesta il perchè.
Poi ho iniziato a girare per internet trovando fior fior di commenti stupidi e poco attinenti all'accaduto, che lasciavano solamente intravedere il preconcetto che ormai aleggia intorno alla Chiesa.
Il comunicato che sotto riporto dà invece un giudizio chiaro di come guardare a questa scelta libera e umile.

"In relazione all’annuncio della rinuncia al ministero petrino da parte di Benedetto XVI, don Julián Carrón, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, ha dichiarato:

«Con questo gesto, tanto imponente quanto imprevisto, il Papa ci testimonia una tale pienezza nel rapporto con Cristo da sorprenderci per una mossa di libertà senza precedenti, che privilegia innanzitutto il bene della Chiesa. Così mostra a tutti di essere totalmente affidato al disegno misterioso di un Altro.

Chi non desidererebbe una simile libertà?

Il gesto del Papa è un richiamo potente a rinunciare a ogni sicurezza umana, confidando esclusivamente nella forza dello Spirito Santo, come se Benedetto XVI ci dicesse con le parole di san Paolo: “Sono persuaso che colui che ha iniziato in voi questa opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù” (Fil 1,6).

Attraverso l’annuncio del Papa, il Signore ci domanda di trapassare ogni apparenza, attraversando tutto l’entusiasmo umano con cui avevamo salutato l’elezione di Benedetto XVI e con cui lo abbiamo seguito in questi otto anni, grati per ogni sua parola.

Desiderando di vivere la stessa esperienza di immedesimazione con Cristo che ha dettato al Papa questo atto storico per la vita della Chiesa e del mondo, accogliamo anche noi con libertà e pieni di stupore questo estremo gesto di paternità, compiuto per amore dei suoi figli, affidando la sua persona alla Madonna affinché continui a esserci padre dando la vita per l’opera di un Altro, cioè per l’edificazione della Chiesa di Dio.

Con tutti i fratelli, insieme a Benedetto XVI, domandiamo allo Spirito di Cristo di assistere la Chiesa nella scelta di un padre che possa guidarla in un momento storico così delicato e decisivo».

l’ufficio stampa di CL"

domenica 10 febbraio 2013

C'è sempre chi sa tutto!

Oggi ero al lavoro e incontro una dottoressa che "mi conosce"...
Lei: -Ma... non mi dire che sei di nuovo incinta?-
Io:-Già!- e intanto mi accarezzo il pancione nascosto sotto la divisa.
Lei: -Quando nascerà?-
Io: -Ad aprile-
Lei: -Direi che è il caso che usi dei metodi contraccettivi-
Al che mi trattengo dal mandarla a quel paese. -E chi ha detto che non l'ho cercato?-
Lei: -Beh, allora hai proprio tanti soldi!-
-Già!- penso io, è proprio questa la ragione!
Per fortuna che c'è sempre chi sa tutto e te ne rende edotto!

sabato 9 febbraio 2013

A questo dico no!



a certe cose bisogna proprio dire no!
va bene essere a casa senza marito per tre giorni, alzarsi, prepararsi (e con -si intendo dire io ed il resto della tribù), portare i bimbi all'asilo-scuola e mettersi (in questo caso -si siamo noi: io ed xy) in macchina alle 8.30 per andare al lavoro dopo avere fatto un numero tale di cose che pensi che nel frattempo sia già mezzogiorno (e il tuo stomaco brontolando ti fa credere la stessa cosa), ma accendere la radio e sentire un'intervista a cecchi paone....questo no: è troppo!
Affrontare la strada verso il lavoro con lui che cita frasi e slogan sulla libertà personale e della coppia a difesa delle adozioni da parte delle coppie omosessuali è davvero troppo! Vorrei peraltro sapere quali siano le sue competenze in materia di psicologia dell'età evolutiva per parlare di un argomento tanto delicato con aria così saccent.
E infatti non ne parla! Tutta la sua tesi si basa sul diritto (dell'adulto!) di essere genitore contro qualunque naturalità, e sulla libertà (sempre dell'adulto) di adottare anche all'interno di coppie omosessuali. Di quale possa essere il bene del bambino ho sentito parlare proprio poco, purtroppo!

mercoledì 30 gennaio 2013

innamorarsi

Il mio computer sono tre giorni che non va,e ora che ho preso gusto nello scrivere sul blog mi sento persa.
Ora sto scrivendo dal mio mitico smart-phone (santo marito che ne lo regalò!), ma non è la attesa cosa...
Quindi sarò breve.
Stasera sono tornata a casa che i bimbi già dormivano, sono entrata nella loro,e mia, stanza e li ho guardati dormire.ho osservato il viso di ciascuno, la posizione in cui dormivano, ho ascoltato il respiro di ognuno di loro e...me ne sono innamorata.il mio cuore si è aperto. È stato colmato dalla gioia, dalla commozione, dall' amore, dalla gratitudine! L'amore, l'innamorarmi nuovamente, mi ha rimandato a Qualcosa,Qualcuno di più grande. Il mio cuore era colmo di gratitudine verso Dio per il dono dei miei figli, per avere scelto noi, io e mio marito, cui affidarli per farli diventare uomini.

l'importanza della scuola

questo post non l'ho scritto io,ma ben racconta il mio pensiero sulla possibilità di scegliere la scuola come parte di una scelta educativa che in quanto genitori dovremmo esercitare. inoltre parla di una scuola da molti contestata, e che invecesarebbe stata la nostra scelta!
semplicementeunamamma!: scuole

domenica 27 gennaio 2013

Noi specializzandi di oggi.

Negli ultimi giorni la mia mente è pervasa da due argomenti che mi riguardano e mi stanno a cuore: 1)la conciliazione lavoro-famiglia in quanto madre; 2)il mio stipendio di specializzanda.
Parlerò ora del 2°, non perchè sia più importante, ma perchè lo ritengo più facile da affrontare!


Sono specializzanda: questo vuole dire che pago l'università per potere lavorare (e imparare) e in cambio l'università mi dà una borsa di studio mensile. Calo fin da subito un velo pietoso sul fatto che formalmente risultiamo, noi specializzandi, dei semplici studenti, nonostante siamo medici laureati iscritti all'albo. Sorvolo sul fatto che non abbiamo un orario lavorativo, ma siamo tenuti a "frequentare" l'ospedale il numero di ore che il nostro tutor ritiene necessarie per la nostra formazione. Decido di evitare il discorso sul fatto che in quanto a tutela della maternità il nostro contratto faccia riferimento alla legge nazionale, ma poi ti riconosca 12 mesi di maternità cumulativi durante il tuo percorso, indipendentemente dal fatto che tu abbia avuto una o più maternità.
Mi soffermo solo sul fatto che per stare al passo coi tempi il nostro stipendio è stato ridotto e le tasse universitarie aumentate. Come ha commentato Marco: ma dai, da una parte tolgono e dall'altra aggiungono! Che carini!!!
Tutto questo per aumentare la nostra indipendenza e permetterci di non essere più "bamboccioni".
A chi sta dicendo/pensando "noi prendevamo anche meno", ricordo che il meno va confrontato con il potere di acquisto del soldo, che le tasse universitarie erano inferiori, che esisteva la retroattività e che la specialità durava 3/4 anni e non 5!
Ma soprattutto mi domando perchè invece di difendere i diritti acquisiti e riconoscere che siamo una categoria che ancora sta cercando di farsi riconoscere come forza lavoro (e non dite che non è vero!), sono proprio i nostri "grandi" a giustificare quello che, a mi avviso, è non giustificabile.

sabato 26 gennaio 2013

It's polpettone-time

Questa ricetta è super super super apprezzatissima, anche se entra raramente in casa Parolin.

Questa sera: polpettone-time! A dir poco andato a ruba! Incredibile come si possa conquistare l'appetito (e l'amore ;-)) dei propri figli seplicemente con il piatto giusto.

-600 gr di carne trita (se scelta è meglio. Io l'ho comprata in offerta...se no il polpettone arriva un'altra volta!)
-200 gr di mortadella che ho sminuzzato con la mezzaluna insieme ad un mazzetto di prezzemolo
-100 gr di parmigiano reggiano (io ne ho messi circa 65 gr perchè...poi è terminata la scorta che avevo in casa)
-3 uova intere
-1 spicchio d'aglio schiacciato
Dopodichè ho mescolato tutto insieme e l'ho compattato, l'ho avvolto nella pellicola trasparente e l'ho messo in frigo a riposare.
Nel frattempo ho acceso il forno e ho preparato due cipolle tagliate a quarti e qualche carota.
Ripreso il polpettone l'ho tolto dalla pellicola e l'ho passato nella farina per poi adagiarlo in una teglia da forno con un poco d'olio e le verdure.
L'ho cotto in forno ventilato a 200°C per circa 40 minuti, e a metà cottura ho girato il polpettone.
Anche le verdure sono andate a ruba!!! La prossima volta devo metterne di più!

lunedì 21 gennaio 2013

Papà-Marco e l'influenza: 0-1

Hihihi!!!!!!!!!
Papà-Marco è malato! Hihihi!!!!!!!!
Rido perchè papà-Marco non si ammala mai...o quasi. Normalmente sono io quella che si fa i frebboni con brivido.
La cosa "divertente" è che quest'anno lui eroicamente si era vaccinato contro l'influenza! Hihihi!!!!!!
Mentre scrivo lui è sul divano di fianco con la copertina, gli occhi luccicosi e il moccio al naso. E in più lamenta le scalmane peggio di me che sono in preda agli ormoni. Quindi è un continuo coprirsi, scoprirsi, ricoprirsi.
Non so se ho molto di cui ridere: se si è ammalato lui, a me cosa succederà??????

domenica 20 gennaio 2013

E alla fine ti commuovi

Oggi è stata una giornata difficile, o quantomeno è partita in maniera difficile.
1° punto: sono di guardia tutto il we e sono arrivata stravolta al venerdì sera.
2° punto: Isacchino ci ha tenuti svegli fino alle 4 di questa notte, allietandoci con lamenti, vomito e altro...
3° punto: i suddetti lamenti e la luce ripetutamente accesa per i cambi delle lenzuola (4!) hanno svegliato e innervosito Zacchino.
4° punto: questa mattina la mia sveglia è suonata per andare al lavoro e ho dovuto abbandonare la compagnia di biancone dopo solo tre ore di sonno.
5° punto: finalmente torno a casa dopo 12 ore di guardia e devo anche mettermi a cercare posteggio (che stranamente trovo dopo "solo" due giri di isolato!).

E allora perchè parlo di commozione?
Perchè rientrata a casa e svolte le normali funzioni di mamma (saluti e baci a tutti, sparecchio della tavola su cui LORO hanno mangiato, riorganizzazione dei vestiti buttati qua e là sul fasciatoio) mi metto sul divano e mi tornano in mente tutte le altre cose successe oggi:
-rientro a casa accolto da Zac che con la sua camminata da cow-boy mi viene incontro sorridendo;
-l'entusiasmo di Samuele che mi si appende al collo con i suoi 26 kg e quasi mi viene il colpo della strega (ci manca solo questo!);
-i baci di Isacco;
-le coccole che mi fa Giona (pur di ritardare la sua messa a nanna);
-l'ombra di Samuele che stamattina alle 7.30 si affaccia dalla cucina con in mano un bicchiere d'acqua da portare al suo fratellino malato per non svegliare il papà!
...e alla fine mi commuovo!

sabato 19 gennaio 2013

xy

Anche questo parto si avvicina, ma io no, non sono pronta, non ancora!
Ho bisogno di questi tre mesi che mi separano dalla conoscenza di xy, ho bisogno di ogni singolo giorno che manca a quell'incontro per preparami. Come una sposa il giorno che va all'altare. Perchè non sarà il 5° parto, ma il Suo parto! E io devo essere pronta a questo, devo preparami per questo! Per renderlo suo, per godere, gioire, soffrire, e amare ogni istante che mi porterà ad abbracciarlo. Se lo merita, lui.
Lui è lui, non è "un altro", come lo chiamano in tanti, è xy, è la settima persona che verrà a popolare la nostra piccola casa.
Ci ha scombussolato il suo arrivo e siamo ancora qui a raccogliere i cocci di questa tempesta che si è manifestata dentro casa, ma anche lui ci è stato dato. "Gesù ce l'ha dato" mi ha ricordato oggi Isacco (4 anni), pronunciando queste parole con una facilità che in questi mesi io ho perso. Hai ragione tesoro, Gesù ce lo ha dato, e ce lo ha dato ora!
Mentre scrivo sul nostro portatile, seduta sul divano, xy scalcia: c'è! E' qui!
Mi preparo, te lo prometto! Perchè anche tu sarai mio, come tutti i tuoi fratelli. Ti stiamo preparando il giaciglio, che non sarà una culla nuova, ma saremo noi, nuovamente pronti ad accogliere tra le braccia un piccolo grande dono.
Mancano solo tre mesi e io vorrei tornare indietro per potere vivere intensamente ogni istante che già mi è regalato con te, mentre tu sei dentro di me. E invece mancano solo tre mesi! e non voglio perdermi più nulla di questa storia, voglio essere vigile e pronta come lo sono state le vergini attendendo il ritorno del loro padrone. Perchè Cristo ha scelto te per manifestarsi nuovamente a noi, per farci, farmi, capire che "io non mi faccio da solo", che la mia vita non è mia, ma è prima di tutto un dono di Lui.
Tu mi sei stato dato e a me è stato chiesto di accoglierti.

venerdì 18 gennaio 2013

Il papà invecchia!

Il 5 gennaio papà Marco è invecchiato (ancora!)!
Per l'occasione siamo andati a mangiare in baita e la nonna Elda ha addirittura preso la seggiovia! C'erano anche la zia Panna e lo zio Fabio, come nelle migliori gite estive! Ma questa volta al posto del solito panino, c'erano salsicce, polenta e pataine ad attenderci!

Rientrati al calduccio in casa, prima di andare a nanna ci siamo preparati per l'arrivo della Befana...