martedì 7 ottobre 2014

La quiete dopo la tempesta

Dopo la tempesta arriva la quiete, le giugulari si sgonfiano e il sangue torna a portare ossigeno al cervello. Anch'io riapro gli occhi e desidero vedere il bello. Non voglio farmi fregare, non voglio che anche questa volta pochi, perchè poi a conti fatti erano pochi, violenti prendano le scene di quanto accaduto. Si sono appostati e stanno rubando i riflettori a tutti gli altri popoli.
Il popolo delle Sentinelle che con migliaia di persone (10000!) è sceso in piazza, silenzioso, per affermare che l'opinione non è un reato e che i bambini hanno bisogno di una mamma ed un papà. Ed il popolo di chi dissente, ma che con rispetto e silenzio ha talvolta assistito alle veglie o ha scelto di starne lontano. Ecco, il palco e gli applausi sono per questi popoli, per queste persone.
Le piazze "calde" sono state una ventina su 70, quelle con scontri violenti 5 o 6, una minoranza che sta cercando però di accecarci.
Nelle restanti piazze le veglie si sono svolte pacificamente, anche grazie al rispetto di chi la pensa diversamente.
Ecco, questo deve essere il ricordo delle veglie di questo week-end.


Dal web:
"Le 70 sentinelle veneziane avrebbero potuto arrabbiarsi, rispondere agli insulti e alla volgarità, ma non l'hanno fatto. A schiena dritta, hanno vegliato per tutte le famiglie italiane, per i bambini che non potranno mai conoscere i loro veri genitori, per l'Italia intera. E anche per i ragazzi che le hanno contestate, con tutta la loro rabbia, perché forse manca loro qualcuno che li ascolti e che li accolga.
Adesso basta chiamarli omofobi. Gli omofobi picchiano e insultano. Questi 70 invece, amano. Insieme tantissimi altri in tutta Italia, sono gli eroi del nostro tempo. A loro va il nostro GRAZIE"

" Le contestazioni, a base di uova, bottiglie, sputi, oscenita' e alla fine perfino sassi, passano in secondo piano di fronte alla grande determinazione e, nello stesso tempo, alla mitezza che lasciava trasparire il vostro sguardo."

Personalmente ringrazio i contromanifestanti di Crema che tuttosommato ci hanno permesso di vegliare con tranquillità, sebbene fotografati e schedati, come loro stessi hanno fatto e ci hanno detto (d'altronde se hanno buon gusto cosa possiamo farci? ;-)

Ci terrei ancora una volta a sottolineare come le Sentinelle siano aconfessionali ed apartitiche, ma soprattutto che nessuno al loro interno odia, denigra, o disprezza qualcuno!

4 commenti:

  1. Una sola domanda: che noi vi danno due gay se si sposano? Solo questo.

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    1. ciao Valentina. Non è un problema di fastidio, a me cosa facciano due omosessuali (e sinceramente anche due etero) non interessa,
      Sposarsi però vuole dire un matrimonio, vuole dire considerare quella unione una famiglia, mentre non è così. quindi due omosessuali non possono sposarsi, non perchè mi danno fastidio, ma perchè non possono essere famiglia.

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  2. Ma pèrchè? Non riesco proprio a concepirlo. Voi professate l'amore il perdono la pace e poi negate a due persone che si amano un qualcosa che non fa male a nessuno, non riesco proprio a capire scusate ma più che ci pesno e più che vedo in questa vostra presa di posizione una violenza verso l'altro, certo non fisica ma sempre una violenza. Lasciamo stare la questione adozione che li si mettono nel mezzo dei bambini ed è tutta un altra storia. Ma due persone che siano esse due uomini o due donne per quale motivo non possono essere rispettati nella loro scelta di amarsi ed essere tutelati nella loro unione. Non limitano in nessun modo il vostro essere ed il vostro vivere la vostra famiglia perchè voi dovete limitare la loro?

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    1. certo che possono e devono essere rispettati e anche tutelati. ma non vuole dire che la tutela sia il matrimonio. il matrimonio presuppone la costruzione di una famiglia, e nella famiglia è implicato il concetto stesso dei figli. non esiste una mia ed una loro famiglia. esiste la famiglia come cellula base per la società, e la famiglia nasce dall'unione di un uomo con una donna, perchè solo da questa unione possono (almeno in potenza) nascere dei figli.

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